03 Settembre 2010
Nuove disposizioni antimafia: incertezze interpretative
Dal 7 settembre è in vigore la nuova legge n. 136 del 13 agosto 2010, recante il “Piano straordinario contro le mafie, nonché la delega al Governo in materia di normativa antimafia”, approvata a inizio agosto e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 196 del 23 agosto 2010, al fine di contrastare infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nella fase di esecuzione del contratto, dai subappalti alle forniture.
Tra le disposizioni in vigore, ne evidenziamo alcune di immediata applicazione che interessano, in particolare, le imprese del settore edile. Per promuovere la trasparenza negli appalti, la legge prevede (articolo 3) che “gli appaltatori, i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese nonché i concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titolo interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici devono utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la società Poste italiane Spa, dedicati, anche non in via esclusiva alle commesse pubbliche”.
Inoltre, “Tutti i movimenti finanziari relativi ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici nonché alla gestione dei finanziamenti”, devono essere registrati sui conti correnti dedicati ed effettuati esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. Sono escluse dal pagamento mediante bonifico i pagamenti in favore di enti previdenziali, assicurativi e istituzionali.
Oltre l’obbligo di tracciabilità finanziaria, la legge prevede anche che nella bolla di consegna del materiale impiegato nei cantieri siano indicati numero di targa e nominativo del proprietario degli automezzi adibiti al trasporto del materiale per l’attività dei cantieri.
Vengono, inoltre, introdotte misure volte a facilitare l’identificazione degli addetti nei cantieri: la tessera di riconoscimento in dotazione ai lavoratori dipendenti prevista dalla normativa in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (rif. art. 18, comma 1, lettera u, del D.Lgs. 81/2008) dovrà contenere, oltre alla fotografia, le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro, anche la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione.
Tuttavia, alla vigilia dell’entrata in vigore della legge, rimangono molti dubbi interpretativi: in primo luogo resta da definire se il monitoraggio dei pagamenti sia esteso anche agli appalti in corso. Pertanto, ANAEPA – Confartigianato si sta attivando, di intesa e in collaborazione con la Confederazione, interloquendo con i ministeri competenti, per dirimere le principali criticità e individuare soluzioni semplificative per le micro e piccole imprese artigiane.
Aggiornamento: In seguito alle difficoltà emerse nell’applicazione della legge antimafia, evidenziate fin da subito da ANAEPA-Confartigianato, Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confesercenti, Confcommercio), si è rivolta al Governo chiedendo di intervenire quanto prima con gli strumenti più idonei (circolare o decreto legge) per risolvere i tanti dubbi sollevati dalle associazioni di categoria, a partire dalla sua applicazione per i contratti in essere. In sostanza si chiede la sospensione della norma in attesa di definire con precisione gli adempimenti previsti dalla legge. La situazione di incertezza che si è venuta a creare si è inoltre aggravata con il blocco dei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione, anch’essa in attesa di chiarimenti dal Ministero degli Interni.