26 Agosto 2010
Crisi nell’edilizia, Anaepa-Confartigianato lancia l’allarme
Attività in calo del 18,1%, ritardi di pagamento che costano 337 milioni di euro, finanziamenti bancari in diminuzione del 2%. Sono cifre preoccupanti quelle che riguardano il settore delle costruzioni in cui operano 900.00 imprese, di cui 585.000 artigiane, che sono state investite dall’onda lunga della crisi. A lanciare l’allarme il rapporto Anaepa 2010 elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che, dati alla mano, denuncia le difficoltà abbattutesi con maggiore violenza sull’edilizia proprio in questi ultimi mesi.
Al calo della domanda sul mercato delle costruzioni si è affiancata una mancanza di liquidità dovuta, in particolare, alla diminuzione del credito erogato dalle banche e all’eccezionale allungamento dei tempi di pagamento, che, nell’ultimo anno e mezzo hanno registrato un aumento di 38 giorni da parte dei privati nei confronti delle imprese artigiane del settore. Difficoltà anche maggiori per quelle imprese che operano nella Pubblica Amministrazione: nel 2010 in Italia i tempi medi di pagamento da parte della PA sono arrivati a 186 giorni, rispetto ai 63 della media europea. Un danno economico enorme, quantificato dall’Ufficio Studi di Confartigianato in 337 milioni di euro in termini di maggiori oneri finanziari per la filiera delle costruzioni.
Un’ulteriore criticità è costituita dall’introduzione con l’art. 25 della manovra economica (legge 122) della ritenuta d’acconto del 10% sui bonifici bancari e postali con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano le imprese esecutrici dei lavori.
Nonostante la sostanziale tenuta dell’occupazione, con un +0,4% nel primo trimestre dell’anno, il persistere del calo dell’attività produttiva potrebbe determinare, in assenza di provvedimenti adeguati, nei prossimi trimestri una consistente flessione dei livelli occupazionali.
“La crisi economica nel settore delle Costruzioni – ha commentato il Presidente di Anaepa, Arnaldo Redaelli – sta mettendo a dura la prova la stabilità delle imprese artigiane, che non solo hanno visto una flessione dell’attività edilizia, ma che si trovano anche a dover fronteggiare crescenti difficoltà legate all’accesso al credito, ai ritardati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e all’introduzione della ritenuta d’acconto del 10%”.“Emerge un quadro preoccupante. – aggiunge il Presidente Redaelli – E’ necessario, quindi, adottare al più presto misure anticicliche a sostegno della domanda, quali il rilancio del Piano Casa attraverso lo snellimento delle procedure e l’ampliamento delle casistiche ammesse da parte delle Regioni e degli enti locali, il mantenimento delle agevolazioni del 55% per il risparmio energetico in scadenza a fine 2010. Inoltre, sul piano occupazionale, è quanto mai indispensabile equiparare per gli artigiani edili la norma che riconosce alle imprese manifatturiere la proroga della Cassa Integrazione fino ad un massimo di dodici mesi”.