21 Giugno 2010
Via libera del CdM al Regolamento del Codice Appalti
Il Consiglio dei Ministri lo scorso 18 giugno ha dato il via libera definitivo al regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. “Per la prima volta nel nostro Paese, le disposizioni normative nel settore vengono racchiuse in un unico testo”, ha commentato il Ministro Matteoli venerdì, al termine della seduta del CdM. “Abbiamo operato – continua il Ministro – in modo da fornire alle stazioni appaltanti ed agli operatori economici del settore dei contratti pubblici un valido strumento di guida e di supporto completo ed organico, articolato secondo il susseguirsi delle diverse fasi dalla programmazione al collaudo. E’ uno strumento – osserva – di agevole consultazione per tutti i soggetti interessati che auspico semplificherà i vari passaggi dal progetto all’opera finita”.
Al fine di incrementare la qualità delle opere pubbliche e di favorire la diminuzione delle varianti in corso d’opera e del contenzioso relativo alla fase di esecuzione dell’opera, il nuovo regolamento introduce nuova validazione obbligatoria del progetto, l’individuazione ad un alto livello di dettaglio dei contenuti degli elaborati progettuali e la definizione di una rigorosa procedura di verifica dei progetti. Viene inoltre disposto che, per mantenere la qualificazione in alcune categorie specialistiche, le imprese debbano dimostrare di possedere una determinata attrezzatura per ogni singolo lavoro, in misura fissa dal 2% all’8% del fatturato. Resta invece invariata la possibilità per le imprese generali di realizzare le opere speciali subappaltando i lavori a imprese specialistiche.
Nell’ambito delle attestazioni SOA, sono previste disposizioni volte a realizzare una maggiore trasparenza e qualità nel mercato degli operatori economici esecutori di lavori pubblici, avvalendosi di norme moralizzatrici e di un più rigoroso sistema di vigilanza da parte dell’Autorità dei lavori pubblici. La qualificazione SOA diventerà, dunque, obbligatoria per tutte le imprese che avranno l’intenzione di partecipare a gare per l’affidamento di appalti integrati e concessioni di lavori pubblici. Vengono inoltre introdotte due categorie intermedie al fine di incoraggiare le piccole e medie imprese in questa particolare fase di crisi economica.
Nel settore dei servizi si introduce per la prima volta la disciplina della finanza di progetto, che fa ricorso a procedure semplificate rispetto a quelle previste per i lavori e che consentirà di attirare risorse private per la prestazione di servizi pubblici.
Un punto cruciale è costituito dalla procedura di riduzione del massimo ribasso per la progettazione, che secondo Anaepa potrebbe innalzare la qualità e la sicurezza delle costruzioni in quanto, a loro volta, strettamente connessi alla qualità di progettazione. Il nuovo regolamento sarà pubblicato a breve, dopo il visto della Corte dei Conti.