01 Dicembre 2020

Superbonus 110% verso la proroga     

Tra gli emendamenti  più significativi alla manovra presentati nei giorni scorsi in commissione Bilancio alla Camera spicca la proroga dei Superbonus 110%, fortemente attesa da imprese e associazioni del settore edile, per interventi di miglioramento energetico e sismico degli immobili. 

In base alla normativa vigente, come è noto, la detrazione potenziata scadrà il 31 dicembre 2021. L’emendamento, che è ancora in attesa di essere esaminato, propone di spostare la scadenza dell’agevolazione a dicembre 2023, oltre ad ammettere anche i condomìni posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti. 

Riguardo il potenziale impatto sul mercato del “Superbonus 110%” introdotto nel corso del corrente anno, è stata elaborata dall’Ufficio Studi Camera-Cresme una prima stima sugli importi aggiuntivi  e derivanti dal provvedimento di 2.421 milioni di euro, tutti nel 2021. Nell’ipotesi di un prolungamento dei benefici a tutto il 2022, l’impatto viene stimato in 8.069 milioni di euro, dei quali 1.614 nel 2021 e di 6.455 nel 2022. 

Bene la presentazione dell’emendamento – ha commentato il Presidente Anaepa Arnaldo Redaelli – ma non si può perdere altro tempo. Deve essere una priorità la proroga triennale della detrazione così da poter dare finalmente avvio ai lavori di efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica, rimandati in attesa che fosse definito il quadro normativo”. “Si tratta di investire sul futuro del Paese e di rendere più efficiente e sicuro il patrimonio edilizio e, al contempo, di rilanciare il settore l’edilizia fortemente provato dall’emergenza pandemica e fondamentale per la ripresa dell’economia”, sostiene Redaelli. 

Negli emendamenti in materia di Superbonus non è contenuta solo la proroga: altre proposte sono finalizzate a estendere il Superbonus anche per tipologie di immobili finora escluse, come le abitazioni non dotate di accesso autonomo dall’esterno e quelle appartenenti alle categorie catastali A/1 e A/8. Oppure si propone di eliminare il tetto di due unità immobiliari per ogni proprietario su cui godere del superbonus 110%.
  

 

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