05 Dicembre 2011

Decreto Monti diventa legge

Approvata ieri in via definitiva al Senato la legge di conversione del decreto, recante “Misure urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” (Decreto Legge 06/12/2011 n. 201), recante “Misure urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” (Decreto Legge 06/12/2011 n. 201). Gli interventi deliberati, pur nell’emergenza, mirano a dare il via a una fase di riforma strutturale dell’economia italiana.

Diversi i provvedimenti che riguardano le piccole e medie imprese e l’intera filiera dell’edilizia, tra cui il taglio dell’Irap, il rifinanziamento del Fondo di Garanzia per le Pmi, l’introduzione dell’Imu anticipata al 2012, la conferma degli incentivi fiscali del 36 e del 55%.

Tra le misure previste dal decreto, l’Imu (imposta municipale) è anticipata a gennaio 2012, andando così a sostituire l’Ici, e sarà estesa anche all’abitazione principale con un’aliquota del 4 per mille, che diventa del 7,6 per mille dalla seconda casa in poi. I proprietari di una sola abitazione potranno, altresì, fruire di una detrazione “fino a concorrenza del suo ammontare” di 200 euro. Resta invariata al 5% la quota delle rendite catastali, ma aumentano, invece, del 60% i moltiplicatori per il calcolo del valore catastale.

La Manovra interviene anche per migliorare il rapporto imprese-banche nella concessione di finanziamenti agevolati, attraverso il rafforzamento del Fondo di Garanzia delle Pmi che assicurerà alle imprese 20 miliardi di credito. A sostegno della crescita delle imprese, il decreto prevede, tra gli interventi fiscali, la deducibilità dell’Irap sul costo lavoro ai fini di Ires e Irpef, con un notevole alleggerimento delle imposte che gravano sulle aziende.

Inoltre, in tema di lotta all’evasione fiscale, nella nuova manovra del Governo, la soglia per la tracciabilità dei pagamenti scende da 2500 a 1000 euro (500 euro per la Pubblica Amministrazione). La misura persegue la finalità di rafforzare i meccanismi di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio di proventi illeciti nonché a favorire l’emersione di base imponibile.

La maggiore novità per il comparto delle costruzioni riguarda la proroga degli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico, estesi anche alle aree colpite da calamità naturali. Nel dettaglio, la detrazione del 36%, il cui termine ultimo era il 31 dicembre 2012, dopo 10 anni di continue proroghe, diventa strutturale, fermo restando il limite di 48 mila euro per unità immobiliare. L’agevolazione si applicherà anche alle spese sostenute per ricostruzioni di edifici residenziali e non danneggiati da calamità naturali. Per quanto riguarda il bonus del 55%, in scadenza a fine anno, è stato prorogato sino al 2012 e dal 1° gennaio 2013 le agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica saranno assimilate a quelle per le ristrutturazioni.

ANAEPA-Confartigianato, tramite R.ETE. Imprese Italia, aveva lanciato anche di recente numerosi appelli per il mantenimento delle detrazioni per le ristrutturazioni e il risparmio energetico, quale leva fondamentale per il rilancio del settore edile in questa fase di crisi. Soddisfatto il Presidente di ANAEPA, Arnaldo Redaelli: “Rendere strutturale la detrazione del 36% e confermare quella del 55%, equivale a dare fiducia alle nostre imprese dell’edilizia. Tali agevolazioni in questi anni sono risultate essenziali per la tenuta del mercato privato delle costruzioni  e hanno favorito  l’occupazione, producendo effetti largamente positivi per l’intera economia nel suo complesso”.

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