31 Maggio 2012

Debiti Pa: avviato iter per sblocco dei pagamenti

Quattro decreti per cercare di risolvere l’annosa questione dei crediti e debiti tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici, messe in ginocchio dalla carenza di liquidità. E’ da questi provvedimenti varati dal Governo che dipende la sopravvivenza sul mercato di migliaia di imprese, in particolare quelle artigiane dell’edilizia. Secondo le ultime valutazioni, infatti, nel settore delle costruzioni i debiti commerciali accumulati ammontano a circa 30 miliardi di euro. Il Governo ha, pertanto, predisposto, un pacchetto di iniziative allo scopo di far affluire liquidità alle aziende mediante l’emanazione di quattro decreti legge che, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, inizieranno l’iter parlamentare.

Nel dettaglio, due decreti (“decreti certificazione”) riguardano la certificazione dei crediti scaduti nei confronti rispettivamente delle Amministrazioni centrali (inclusi gli enti pubblici nazionali) e uno per le Regioni ed enti locali. I suddetti decreti attuano l’obbligo per tutti gli enti della Pubblica amministrazione a certificare gli eventuali crediti vantati dalle imprese, per somministrazioni, forniture e appalti. Entro 60 giorni dalla ricezione dell’istanza di certificazione, l’amministrazione o l’ente deve certificare che i crediti siano “non prescritti, certi, liquidi e esigibili”.

Con la certificazione del credito, l’impresa può proporre la cessione alla banca pro soluto (che esonera il cedente del credito da qualsiasi responsabilità rispetto a eventuali mancati pagamenti) o pro solvendo (che fa diventare il cedente responsabile di eventuali inadempienze), presso intermediari finanziari riconosciuti.

La seconda strada per le imprese è quella delle compensazioni, ovvero il terzo decreto, che consente alle imprese che hanno effettuato somministrazioni, forniture ed appalti e risultano creditrici nei confronti della Pa e degli enti locali, di compensare con i crediti vantati i debiti verso soggetti pubblici, con effetti positivi sulla liquidità delle stesse aziende. I debiti compensabili, che devono essere iscritti a ruolo entro il 30 aprile 2012, sono di tipo erariale, regionale, locale, assistenziale, previdenziale ed assicurativo.

L’ultimo decreto riguarda il Fondo Centrale di Garanzia, che prevede agevolazioni per le piccole e medie imprese creditrici della Pubblica Amministrazione favorendone l’accesso al credito. A questi atti, si aggiunge l’accordo tra Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le Associazioni imprenditoriali, che istituisce un plafond dedicato alla smobilizzo dei crediti delle imprese verso la Pubblica Amministrazione nonché le risorse dedicate già messe a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Con questo intervento, il Governo prevede di smaltire 20-30 miliardi dei debiti della P.a. “I propositi dei decreti sono buoni, ma non basta”, ha dichiarato il Presidente di ANAEPA-Confartigianato, Arnaldo Redaelli. “Nella consapevolezza del ruolo centrale delle imprese nel rilancio dell’economia del Paese, per rimettere in moto la liquidità – ha aggiunto Redaelli – il passaggio cruciale è far sì che d’ora in avanti siano rispettati i tempi di pagamento da parte della Pa e tra privati, in linea con quanto previsto dalla Direttiva europea in materia. L’impresa che ha portato a termine un lavoro deve essere pagata in tempi certi e ragionevoli”.

Link Governo – Contenuto dei decreti

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